È approdato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 22 (Misure urgenti sulla regolare conclusione e l'ordinato avvio dell'anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato) con le nuove misure per il comparto Istruzione al cui interno vi sono delle novità anche per quanto riguarda gli esami di abilitazione professionale.

La misura prevede che qualora sia necessario in relazione al protrarsi dello stato di emergenza, con uno o più decreti del Ministro dell’università e della ricerca “possono essere definite, anche in deroga alle vigenti disposizioni normative, le disposizioni volte ad assicurare il riconoscimento delle qualifiche professionali, l’organizzazione e le modalità della prima e della seconda sessione dell’anno 2020 degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni”.

Il Ministero dell’Università e della Ricerca si è riservato di ridefinire, con appositi decreti, l’organizzazione e le modalità degli esami di abilitazione alla professione.

I decreti ministeriali potranno individuare modalità di svolgimento diverse da quelle ordinarie, comprese modalità a distanza, per le attività pratiche o di tirocinio previste per l’abilitazione all’esercizio delle stesse professioni, nonché per quelle previste nell’ambito dei vigenti ordinamenti didattici dei corsi di studio, ovvero successive al conseguimento del titolo di studio, anche laddove finalizzate al conseguimento dell’abilitazione professionale.

La British Small Animal Veterinary Association (BSAVA) ha realizzato una guida al triage indirizzata al personale delle strutture medico veterinarie nell'emergenza COVID-19.
La tabella, redatta  da più di dieci specialisti, consente di identificare rapidamente i casi urgenti, potenzialmente urgenti, non urgenti e da posticipare per aiutare a razionalizzare le attività medico veterinarie destinate agli animali da compagnia in questo momento di risorse limitate veterinarie senza compromessi per la salute o il benessere degli animali.

Fnovi, su autorizzazione di BSAVA rende disponibile in allegato la traduzione in italiano.

La guida completa che approfondisce le indicazioni riassunte nella tabella è pubblicata sul sito di BSAVA.

Riportiamo di seguito le indicazioni fornite da FNOVI a seguito delle richieste di chiarimento avanzate dai medici veterinari alla Federazione.

Si rimane a disposizione

La Segreteria

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Dopo la pubblicazione delle indicazioni in tema di emergenza COVID-19 sono pervenute richieste che rendono necessarie alcune precisazioni.
Riproponiamo quanto precedentemente pubblicato: Fnovi ribadisce che le prestazioni medico veterinarie devono essere erogate esclusivamente se vengono garantite le note misure di contenimento della diffusione di COVID-19. Dall'inizio dell'emergenza COVID-19 ad oggi le misure non sono mutate e non dovrebbe essere neppure necessario ribadirlo come è stato fatto.

In tema di profilassi si richiamano i contenuti della nota del Ministero della salute 6249-P-12 del 12/03/2020 dove si legge “si sottolinea che, vista l’attuale situazione epidemiologica europea, le attività di profilassi e controllo per la prevenzione della diffusione dell’influenza aviaria e della Peste suina africana sono da ritenersi inderogabili… sono inoltre consentite le attività di accudimento e gestione degli animali presenti nelle strutture zootecniche autorizzate/registrate dal servizio veterinario…”.

Delle profilassi vaccinali e prevenzione parassitosi e zoonosi è stato chiaramente scritto: E‘ auspicabile che siano effettuate in considerazione della stagionalità e del luogo di vita dell’animale e per prevenire patologie nei prossimi mesi. Fatte salve condizione di particolare rischio queste operazioni sono da posticipare almeno fino al 13 aprile, data indicata dal DPCM del 1 aprile 2020.

Infine consentire una prestazione, come previsto da circolari ministeriali e DPCM, non significa che le attività professionali possano essere svolte ignorando le norme di legge in vigore. Comportamenti irresponsabili di professionisti che non osservano e non fanno rispettare ai clienti le norme nazionali finalizzate a limitare i movimenti di tutti solo a quelli per giustificate motivazioni sono penalmente rilevanti/intollerabili.

Le attività di cura degli animali sono state ritenute essenziali anche in considerazione dell’elevato livello di responsabilità riconosciuto dall'ordinamento italiano alla professione medico veterinaria. Una responsabilità che non può esimersi dall’onestà intellettuale e che tutta la comunità si aspetta dai medici veterinari.

Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani

Il Governo ha corretto il suo errore di escludere solo la platea dei Professionisti iscritti alle Casse dall'intervento di sostegno al reddito alle categorie produttive.

Dopo un confronto tra l’Adepp e il Ministro del Lavoro, è stato adottato il Decreto Interministeriale che riconosce anche ai professionisti iscritti alle Casse di previdenza l’indennizzo economico di 600 Euro esentasse, per il mese marzo.

Il Decreto Interministeriale fissa le modalità ed i termini per il riconoscimento del bonus che sarà erogato a coloro che abbiano avuto un reddito nell’anno 2018 fino a 35.000 Euro, nonché a coloro che avendo avuto un reddito compreso tra 35.000 Euro e 50.000 Euro, abbiano subito una contrazione del reddito del 33% nel primo trimestre 2020, rispetto al primo trimestre 2019
A partire dal 1° aprile, sarà disponibile sul sito ENPAV il modulo per richiedere l’indennità.
L’Enpav, verificati i requisiti, erogherà i 600 Euro, anticipando per conto dello Stato le somme necessarie.

Di seguito il commento del Presidente ENPAV, dott. Mancuso:

"Sono soddisfatto per il risultato ottenuto, ma al tempo stesso mi preme sottolineare che i Professionisti italiani non sono cittadini di serie B, anzi, oltre a provvedere ai propri versamenti previdenziali, con le loro tasse contribuiscono a pagare la pensione ad altri.

Aggiungo che solo grazie al fatto che ENPAV ha i conti in ordine e una discreta liquidità e grazie al forte senso di responsabilità di ENPAV, i Medici Veterinari potranno ricevere il contributo entro pochi giorni.
Inoltre, trovo singolare che dopo la clamorosa svista governativa, si pretenda che in 2 giorni si metta in piedi una procedura inedita per erogare il contributo di 600 Euro a migliaia di colleghi, ma faremo il possibile per consentire che ciò avvenga nei tempi prescritti."

Si riportano di seguito le misure adottate dal Consiglio di Amministrazione dell’Enpav, riunitosi il 26 marzo u.s.:

SOSPENSIONE PAGAMENTI CONTRIBUTI
Congelate fino al mese di settembre 2020 tutte le scadenze dei pagamenti relative ai contributi e a tutte le rateazioni in corso per riscatti, ricongiunzioni e contribuzioni pregresse.

SOSPENSIONE RATE PRESTITI 
Sospeso fino a settembre anche il pagamento delle rate dei prestiti già erogati dall’Ente.

SUSSIDI STRAORDINARI PER COVID-19
Previsti sussidi economici straordinari a favore dei colleghi, con un importo differenziato a seconda della gravità dell’evento:
• 4000 Euro per chi è stato ricoverato in ospedale in terapia intensiva
• 2000 Euro per chi è stato ricoverato in ospedale, ma non in terapia intensiva
• 1000 Euro per i liberi professionisti a cui siano stati prescritti da Asl, Atp o ordinanza, l’isolamento domiciliare obbligatorio o la quarantena.
Dal 30 marzo sarà disponibile la modulistica per richiedere il sussidio.

FINANZIAMENTI AGEVOLATI
E’ stato inoltre deciso di concedere finanziamenti agevolati a favore dei colleghi che hanno subito una diminuzione del fatturato a causa del Covid-19. Sarà data la precedenza a coloro che si trovano nelle zone maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria.
Si tratta di prestiti, che saranno erogati entro la disponibilità di un fondo straordinario, fino ad un importo massimo di 10.000 Euro ad un tasso agevolato dello 0,75% e pagamento della prima rata posticipato di 24 mesi.
Potranno accedere a questi finanziamenti coloro che hanno subito una riduzione del fatturato del 30% nei primi tre mesi dell’anno corrente, rispetto all’ultimo trimestre del 2019.

Entro il mese di aprile saranno disponibili la modulistica e le modalità operative per richiedere il finanziamento.

“Continuiamo a lavorare come Consiglio - ha dichiarato il Presidente Mancuso - per rendere la situazione quanto più sostenibile per tutti i Medici Veterinari e si prosegue, inoltre, con le altre Casse dell’AdEPP a lavorare per ottenere flessibilità dal Governo circa l’uso dei nostri fondi per estendere anche ai professionisti iscritti agli Albi il contributo di 600 Euro che il Decreto Cura Italia ha al momento riconosciuto solo ai lavoratori autonomi. Stiamo dialogando col Governo, affinché venga riconosciuta a tutte le Casse dei Professionisti l'autonomia di svolgere ulteriori interventi a favore dei colleghi, utilizzando una parte del rendimento proveniente dai nostri investimenti”.