Professioni sanitarie in affanno con i crediti ECM. Il Presidente Penocchio: “Con gli SPC, la Veterinaria ha la risposta perfetta”

Dopo l’ennesima dilazione per assolvere il debito formativo ECM, la Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari Italiani propone il superamento delle proroghe, attraverso un meccanismo di “crediti compensativi”. La sede idonea per farlo sarà la prossima riunione della Commissione Nazionale per l’Educazione Continua in Medicina, l’organismo a cui il decreto Milleproroghe attribuisce il compito di disciplinare l’ennesimo differimento (al 31 dicembre 2025). Dal 2014, i professionisti sanitari rientranti nel campo di applicazione del sistema ECM non riescono a raggiungere i crediti (150/triennio) dal 2014.
È lecito dubitare che questo pregresso, che si trascina da più di un decennio, venga risolto in pochi mesi. In breve, la FNOVI propone che laddove il professionista sanitario non riesca a conseguire i crediti ECM nel triennio formativo, possa considerare validamente assolto l’obbligo di educazione continua – ai fini ECM- valorizzando i crediti formativi attribuiti dall’Ordine professionale. Questa ipotesi si sta affacciando su tutte le professioni sanitarie e sui relativi Ordini e vede la FNOVI in posizione antesignana, essendo già dotata di un sistema, il Sistema SPC, idoneo e già in uso.

Fonte FNOVI continua  a lettere