Anche nel 2020, l'Italia manterrà "elevati" i livelli di controllo e di tutela della salute animale e di sanità pubblica. Nuova ordinanza in vigore.
L'influenza aviaria è ancora diffusa su scala internazionale e ciò richiede di mantenere le misure di riduzione del rischio di trasmissione del virus influenzale. Con l'ordinanza 10 dicembre 2019, il Ministero della Salute ha quindi prorogato e rafforzato le misure di biosicurezza e di polizia veterinaria. Il nuovo provvedimento sarà efficace fino al 21 aprile 2021, quando entrerà in vigore il Regolamento (UE) n. 2016/429. La precedente ordinanza non è più efficace dal 31 dicembre 2019.
Il decreto fiscale mantiene a tutto il 2020 le stesse regole di fatturazione elettronica applicate dai Medici Veterinari nel 2019. Lo chiarisce il dottor Giovanni Stassi, consulente fiscale dell’ANMVI. Quando la fatturazione deve essere elettronica e quando non può esserlo. L'ammissione della spesa alla detraibilità fiscale, in base al metodo di pagamento, riguarda il cliente nei suoi rapporti con il Fisco.
I sindacati dei medici, veterinari e dirigenti sanitari del Servizio sanitario nazionale hanno firmato, senza eccezioni, il Contratto 2016-2018.
Confermato l'aumento pari a 200 euro lordi al mese, da gennaio 2020, per i 130mila professionisti del Ssn. La firma del CCNL 2016-2018 è avvenuta oggi all'Aran. È "un contratto di ripartenza, che finalmente chiude una fase buia lunga 10 anni", afferma il segretario dell'Anaao-Assomed Carlo Palermo. Ora, sottolinea Palermo, "possiamo guardare in avanti, al contratto 2019-2021 e auspichiamo di aprire le trattative del triennio in tempi rapidi".
Senza pagamento tracciabile, il professionista non sarà sanzionato, ma il cliente non potrà detrarre la spesa veterinaria.
Non sarà sanzionato il pagamento senza Pos, ma se vuole detrarre le spese veterinarie il proprietario/cliente dovrà pagare in moneta elettronica o con altro pagamento tracciabile, bonifico e smartphone compresi. Una conditio sine qua non introdotta dalla Legge di Bilancio 2020 che riguarda tutte le spese che danno diritto ad uno sconto Irpef del 19%. Fra queste, ci sono appunto le spese veterinarie, che la stessa legge ha aumentato fino a 500 euro, ma con invarianza di franchigia e quindi con un aumento effettivo massimo di 21 euro. Nel tetto dei 500 euro vanno comprese anche le spese sostenute per l'acquisto di farmaci veterinari.
Informazione e formazione, coinvolgimento degli infettivologi e accrescere l'appropriatezza prescrittiva, in particolare fra i medici di medicina generale.
Il Piano nazionale contro la resistenza antimicrobica (PNCAR) "non è ancora pienamente compiuto" e i documenti del tavolo multisettoriale istituito dalla Direzione Generale della Prevenzione "non sono stati pienamente implementati". Con queste premesse, il Governo ha accolto un ordine del giorno - prima firmataria la senatrice Maria Rizzotti (FI)- che lo impegna a cinque azioni contro l'AMR.
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