Federfarma ha condiviso con il Tavolo di lavoro permanente fra Farmacisti e Veterinari le istruzioni sulla REV per i titolari di farmacia.
Superare le criticità e coordinare le attività di prescrizione e dispensazione della ricetta elettronica veterinaria (Rev): con questi obiettivi, il Tavolo dei Medici Veterinari (Anmvi e Fnovi) e dei Farmacisti (Federfarma e Fofi) ha avviato uno scambio delle principali criticità riscontrate dalle rispettive categorie.
Il coordinamento fra le due categorie è finalizzato a rispondere in maniera univoca sia alle istituzioni che ai cittadini.
Dopo averne autorizzato il rilascio, il Ministero della Salute pubblica i protocolli informatici dei servizi di emissione e gestione delle prescrizioni veterinarie elettroniche negli animali non destinati alla produzione di alimenti (pet ed equidi). Attivata anche una mailing list per le software house interessate a rendere interoperabili i gestionali già in uso- presso i Medici Veterinari e le strutture veterinarie- e il Sistema REV.
L'OMS riclassifica il burn out fra le ICD (Injuries and Causes of Death). Nel nuovo aggiornamento è considerato come "fenomeno professionale".
Nella nuova classificazione dell'OMS, il burn out è un fattore che influenza lo stato di salute o il ricorso ad assistenza sanitaria. Pur non essendo una malattia, l'OMS lo classifica fra le ragioni che spingono le persone - in particolare i lavoratori- a rivolgersi ai servizi sanitari.
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato il Piano integrato della sanità veterinaria per il periodo 2019-2023.
Il Piano Integrato della Sanità Pubblica Veterinaria 2019-2023,proposto dalla Giunta lombarda all'inizio dell'anno, ha superato ieri il vaglio del Consiglio regionale. Tra le novità apportate al Piano durante i lavori consiliari, si conferma la creazione di un servizio di assistenza veterinaria di base, gratuita, per i proprietari con basso reddito.
La mancanza di cure veterinarie ha causato gravi sofferenze al cane. La Corte di Cassazione condanna il proprietario: è maltrattamento con dolo generico.
Il reato penale era stato accertato a settembre del 2011, poi confermato dalla Corte di Appello di Bologna e infine anche dalla Cassazione con la sentenza depositata il 23 maggio. I giudici della Corte di Cassazione hanno così segnato un nuovo orientamento nella giurisprudenza, mettendo in diretta correlazione la mancanza di cure veterinarie con il reato punito dall'articolo 544 ter del Codice Penale. L'imputato, "in qualità di proprietario di un cane meticcio femmina, ometteva di adottare i provvedimenti necessari ad assicurare il benessere e la salute dell'animale mettendone in pericolo la sopravvivenza".
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