In esito alla definizione del nuovo Accordo 2015 per la specialistica ambulatoriale la Federazione è stata raggiunta da numerose istanze dei colleghi che lamentavano condizioni discriminanti rispetto alle altre professioni e peggiorative rispetto all’Accordo precedente.
Dopo aver ascoltato alcuni dei medici veterinari coinvolti (vedi interviste pubblicate il 23 ed il 29 febbraio u.s.), la Federazione ha commissionato al Prof. Avv. Luigi Fiorillo, Ordinario di Diritto del Lavoro presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” – Facoltà di Economia, la redazione di un parere le cui argomentazioni potranno essere liberamente utilizzate dagli avvocati eventualmente incaricati dai singoli sanitari per la redazione dei ricorsi che si ritenesse utile proporre.
La Federazione da tempo sta richiamando l'attenzione sulle problematiche derivate dalla sottoscrizione dell'Accordo di cui all'oggetto e che direttamente incidono sul profilo professionale del medico veterinario. L’Accordo Collettivo Nazionale sottoscritto lo scorso 30 luglio 2015 è intervenuto modificando il quadro giuridico esistente ed introducendo disuguaglianze, discriminazioni e disparità di trattamento per quanto riguarda l'inquadramento dei medici veterinari con la loro esclusione da alcuni istituti contrattuali economici.
La FNOVI ha attivato uno “sportello per la consulenza fiscale e tributaria” in favore degli iscritti del 2015 e 2016 completamente gratuito ed accessibile sia attraverso l’invio di quesiti all’indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (con riscontro nelle 72 ore), nonché digitando il numero telefonico 335.6417664 (tutti i martedì e giovedì, dalle 10,00 alle 11,30 e dalle 15,30 alle 17,00).
Lo “sportello per la consulenza fiscale e tributaria”, oltre che delle richieste di assistenza per la soluzione delle problematiche da affrontare all’avvio dell’attività professionale, potrà essere investito anche della richiesta di specifici servizi da parte dei giovani colleghi iscritti nel 2015 e che quindi, presumibilmente, avendo già prodotto un reddito per l’anno di riferimento, avranno necessità di compilare la dichiarazione dei redditi e calcolare le proprie imposte.
Ad annunciare la notizia è una nota della competente Direzione Generale delle Professioni Sanitarie e delle Risorse Umane del SSN.
È in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il decreto ministeriale di modifica al D.M. 30 gennaio 1998 recante “Tabelle relative alle discipline equipollenti previste dalla normativa regolamentare per l'accesso al secondo livello dirigenziale per il personale del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale” con il quale la scuola di specializzazione in “Igiene e controllo dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura” sarà inserita nelle tabelle tra le discipline e le scuole equipollenti.
La FVE è intervenuta in tema di coccidiostatici e prescrizione medico veterinaria.
La coccidiosi è una malattia parassitaria presente anche negli allevamenti con alti standard igienico-sanitari. I coccidiostatici sono pertanto ad oggi ritenuti indispensabili per proteggere la salute e il benessere del pollame e altre specie contro la coccidiosi. Il problema dei coccidiostatici è, al momento attuale, lo sviluppo di resistenza.
Attualmente i coccidiostatici sono per lo più registrati non come medicinali veterinari ma come additivi.
Il Prof. Chiofalo ha avuto il piacere di condividere con la FNOVI, e con tutti i colleghi, questa presentazione inerente l’importante ruolo che la Medicina Veterinaria può e deve rivestire, nell’impiego dei fondi europei, per progetti sull’innovazione tecnologica e la ricerca industriale. Si pensi ad esempio al PSR 2014-2020 (Piano di Sviluppo Rurale) che prevede misure su consulenze specialistiche. “Non dobbiamo lasciarci sfuggire l’ambito della Sicurezza Alimentare, poiché è propria del Veterinario la conoscenza sia degli alimenti per gli animali che la conoscenza degli animali stessi.” Il futuro è legato alla multidisciplinarietà (veterinaria, agraria, chimica, ingegneria, ecc), ma ognuno deve rivestire un suo ruolo specifico. Solo con l’unione delle competenze è possibile raggiugere una maggior competitività sul mercato del lavoro.
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