Con una nota diretta ai Presidenti degli Ordini provinciali, la Federazione ha reso noto che il MIPAAF sta selezionando 41 medici veterinari ippiatri da inserire nella sez. II – veterinari coadiutori, prevista nel D.M. 11930 del 23 febbraio 2015, all’art. 6, comma 1, lettera b.
Il DM 11930/2015 (Disposizioni per l’istituzione e la tenuta del Registro dei funzionari di gara e dei veterinari addetti al controllo e disciplina delle corse ippiche e delle manifestazioni del cavallo da sella organizzate dal Mipaaf ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo n. 449 del 1999 e s.m.i.) dispone la tenuta di un elenco di veterinari ippiatri addetti ai controlli sull’identità e sull’uso delle sostanze proibite (art. 6), suddiviso in tre sezioni: a) Sez. I - Veterinari responsabili; b) Sez. II - Veterinari coadiutori (che è la figura oggetto del bando pubblicato lo scorso 23 giugno); c) Sez. III -Veterinari incaricati delle visite identificative per la campagna controllo produzione e degli altri controlli identificativi.

Il Bando selezionerà i candidati per titoli ed esami.
Nel Decreto si legge che il reclutamento di 41 medici veterinari ha l'obiettivo di "contenere i costi di trasferta e garantire la regolare presenza del personale addetto al controllo delle sostanze proibite per ogni giornata di corse, giusta la carenza di detti professionisti in funzione del numero e della dislocazione degli Ippodromi sul territorio nazionale".
Sono 23 le province fra le quali sarà ripartito il contingente dei medici veterinari che risulteranno così selezionati (art. 1 del decreto a firma del Direttore Generale, Dr. Emilio Gatto);
a. TORINO n°2 (due) veterinari coadiutori
b. SAVONA n°2 (due) veterinari coadiutori
c. MILANO n°5 (cinque) veterinari coadiutori
d. BOLZANO n°3 (tre) veterinari coadiutori
e. PADOVA n°2 (due) veterinari coadiutori
f. TREVISO n°1(uno) veterinario coadiutore
g. TRIESTE n°2 (due) veterinari coadiutori
h. BOLOGNA n°2 (due) veterinari coadiutori
i. LIVORNO n°1(uno) veterinario coadiutore
j. PISA n°1(uno) veterinario coadiutore
k. FIRENZE n°2 (due) veterinari coadiutori
l. GROSSETO n°1 (uno)veterinario coadiutore
m. MACERATA n°1(uno) veterinario coadiutore
n. PESCARA n°1(uno) veterinario coadiutore
o. ROMA n°2 (due) veterinari coadiutori
p. LATINA n°2 (due) veterinari coadiutori
q. NAPOLI n°1(uno) veterinario coadiutore
r. SALERNO n°2(due) veterinari coadiutori
s. FOGGIA n°1(uno) veterinario coadiutore
t. TARANTO n°1(uno) veterinario coadiutore
u. PALERMO n°2 (due) veterinari coadiutori
v. SIRACUSA n°1(uno) veterinario coadiutore
w. SASSARI n°3(tre) veterinari coadiutori
La Federazione ha chiesto collaborazione nella divulgazione presso gli iscritti della presente informativa.

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI

Si è svolta lo scorso 5 luglio la riunione del tavolo tecnico convocato dal MIUR  per la definizione del numero di matricole per l'anno accademico 2016/2017.
Lo scorso 30 giugno era stato pubblicato il Decreto per le Modalità e contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico ad accesso programmato nazionale A.A. 2016/2017. Nell'allegato 4 il numero provvisorio, che teneva in considerazione il fabbisogno del SSN  assunto dalla Conferenza Stato Regioni dello scorso 9 giugno e il fabbisogno comunicato dal Ministero della Difesa, era di 502 cittadini EU più 109 non comunitari.

Il numero definitivo è di 650 matricole alle quali si devono aggiungere 5 militari.
Va precisato che FNOVI aveva indicato e motivato un fabbisogno di 565, a fronte delle 497 immatricolazioni ritenute necessarie dalle Regioni e le 775 del mondo accademico.
In un comunicato diramato in argomento il MIUR spiega che "il numero dei posti per ciascun corso di laurea è stato stabilito operando una mediazione tra il fabbisogno professionale espresso per ciascuna professione dal Ministero della Salute, recepito nell'Accordo assunto in sede di Conferenza Stato-Regioni del 9 giugno 2016, e l'offerta formativa deliberata dagli atenei. I numeri programmati per ciascun corso di laurea sono più alti rispetto a quelli determinati in via provvisoria dal decreto dello scorso 30 giugno. Con successivi decreti sarà resa nota la ripartizione delle disponibilità per ciascuna università".

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI
 

Dieci anni dalla attivazione del TRACES (TRA de Control and Expert System) e dopo l'entrata in vigore del Regolamento 576/2013/UE un convegno organizzato a Brussels è stato occasione per scambio di informazioni, esperienze e proposte per risolvere le criticità sulla documentazione che accompagna le movimentazioni degli animali da compagnia. 

Nel 1990, con la Direttiva 90/425/CEE, venne dichiarato il primo impegno per introdurre un sistema informatico che collegasse le autorità veterinarie con l'obiettivo di facilitare lo scambio di informazioni fra autorità competenti. Ma la realizzazione di ANIMO non era una priorità e il sistema fallì in breve tempo e stessa sorte la ebbe il successore SHIFT. Bisognerà quindi attendere il 2003 per il sistema TRACES che divenne completamente attivo nel 2006. 
In questi dieci anni sono cambiate molte circostanze, sono entrate in vigore nuove norme comunitarie ma anche nazionali e risulta evidente la necessità di aggiornamento ma soprattutto di armonizzazione. Il convegno How can the Pet Passport and TRACES systems be improved?, al quale Fnovi ha partecipato e organizzato a Brussels lo scorso 21 e 22 giugno da VIER PFOTEN/ FOUR PAWS e dalla Rappresentanza dello stato tedesco di Assia in U in collaborazione con FVE, è stato l'occasione per discutere tra esperti di situazioni reali, casi pratici ma anche per conoscere preziose attività finalizzate a contrastare frodi e illeciti che hanno gli animali come vittime principali. Oltre al Rapporto sono state pubblicate anche le presentazioni dei relatori.
Impossibile riassumere in poche righe due intensi giorni di lavori che hanno confermato, anche alla presenza della collega della Commissione, tutte le criticità di un sistema creato per facilitare i viaggi di cani, gatti e furetti a seguito dei proprietari e che quindi non è adatto a sostenere la mole di movimentazioni né tanto meno a prevenire traffici illegali.
Anche il passaporto mostra criticità e apre possibilità che facilitano le situazioni che dovrebbe prevenire.
Come ha detto uno dei relatori, il passaporto ha il peso che gli vogliamo dare e al momento il "peso" è molto leggero tanto più se l'anagrafe canina, per limitarci ad una specie, resta a discrezione degli Stati Membri.
Sempre per citare un relatore, è curioso come la Commissione non voglia considerare le connotazioni di salute pubblica delle movimentazioni di animali da compagnia.

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI
 

Una nota diramata dalla competente Direzione Ministeriale ha informato i medici veterinari che sono stati riscontrati eventi avversi in bovine da latte, a seguito dell’utilizzo del medicinale veterinario Velactis. Nell’informativa si legge che “Velactis, contenente il principio attivo Cabergolina, è un medicinale autorizzato dal dicembre 2015, per le bovine da latte nei programmi di gestione della mandria come facilitatore per la messa in asciutta drastica, mediante la riduzione della produzione di latte, di titolarità Ceva Santé Animale”.

Gli eventi gravi, riscontrati in Europa e maggiormente in Danimarca, sono il decubito laterale e alcuni casi di morte, che si sono verificati tra le 8 e le 24 ore dopo la somministrazione del medicinale. La Ceva Santé Animale ha sospeso la distribuzione del medicinale in Europa, in attesa di ulteriori indagini scientifiche.
La Direzione ministeriale raccomanda ai medici veterinari di sospendere la prescrizione veterinaria e di riportare al Ministero della Salute (e ai Centri regionali) e alla Ceva Santé Animale qualsiasi sospetto di reazione avversa utilizzando la scheda di segnalazione del Ministero o quella dell’allegato II del decreto legislativo 193/2006.
Agli allevatori è stato altresì raccomandato di sospendere la somministrazione del medicinale e di segnalare ai medici veterinari eventuali reazioni avverse che si fossero verificate.
A seguito dei report di reazioni avverse l’European Medicines Agency (EMA) ha iniziato la revisione di Velactis.

(Fonte: Ministero della Salute)

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Come preannunciato, è stato pubblicato sulla GU n. 146 del 24/06/2016 il Decreto 8 giugno 2016 di Modifica al decreto 30 gennaio 1998 che non prevedeva nella tabella B, valevole per la verifica e la valutazione delle specializzazioni, la scuola di specializzazione in “Igiene e controllo dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura” (ICPPA). Ora, acquisito il parere favorevole del Consiglio Superiore di Sanità nella seduta del 16 febbraio 2016, il decreto in commento ha provveduto all'integrazione della tabella B di cui al citato decreto 30 gennaio 1998, recante: «Tabelle relative alle discipline equipollenti previste dalla normativa regolamentare per l'accesso al secondo livello dirigenziale per il personale del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale».

La specializzazione in Igiene e controllo dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura è ora inserita tra le specializzazioni equipollenti ai fini dell'accesso alla disciplina di “Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto degli alimenti di origine animale e loro derivati”, nonché alla disciplina di “Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche”.
Pertanto “la tabella B «Valevole per la verifica e la valutazione delle specializzazioni, di cui al decreto del Ministro della Sanità 30 gennaio 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 14 febbraio 1998, n. 37, supplemento ordinario n. 25, è modificata come indicato nell'allegato 1, parte integrante del presente decreto”.

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI