Con il problema antimicrobico resistenza (AMR) sono in gioco i destini dell’umanità. La medicina veterinaria viene più volte chiamata in causa a vario titolo, sia in fase preventiva che terapeutica. L’argomento Colistina (dettagliato nel documento allegato) apre la strada a riflessioni che presto interesseranno altri farmaci, principalmente gli antimicrobici e antiparassitari.
Il farmaco, comunque utilizzato (negli animali da reddito o nei pets) ha rilevanti implicazioni sanitarie, come la “resistenza”, la presenza dei residui negli alimenti e nell’ambiente.
Con il documento tecnico sulla colistina elaborato dal gruppo farmaco, la Federazione apre la riflessione politica in tema di ruolo della professione veterinaria nella lotta alla AMR.
Il documento è stato spedito a tutti gli stakeholders ed interlocutori nazionali della Federazione e ai delegati italiani in FVE.
È una vera bomba quella che si sta abbattendo in queste ore sulla Commissione Centrale per gli Esercenti le professioni sanitarie (CCEPS), l’organo di giurisdizione speciale chiamato ad esprimersi come giudice d’appello sui ricorsi dei medici veterinari e di tutti gli altri esercenti le professioni sanitarie rispetto alle decisioni assunte dagli ordini provinciali in materia di violazioni disciplinari degli iscritti agli albi professionali.
La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della normativa che disciplina la composizione della CCEPS "nelle parti in cui si fa riferimento alla nomina dei componenti di derivazione ministeriale". Nella sentenza, depositata il 7 ottobre u.s., si fa riferimento all'art. 17, primo e secondo comma, lettere a), b), c) d) e e) del Decreto Legislativo C.P.S. n. 233/1946 (Ricostituzione degli Ordini delle professioni sanitarie e per la disciplina dell’esercizio delle professioni stesse) che disciplina la Commissione Centrale Esercenti le Professioni Sanitarie, prevedendone i criteri di nomina e di composizione.
Dopo la lunga attesa per questa sentenza, i giudici della Consulta hanno sancito l'illegittimità Costituzionale della norma, datata 1946, nella parte in cui si prevede la nomina di due componenti designati dal ministero della Salute che sceglie i “giudici” tra i suoi funzionari. Un chiaro conflitto d'interesse poiché il ministero, in cui ha anche sede la Commissione, è ente vigilante.
La Consulta ha messo in dubbio l’indipendenza e l’imparzialità della CCEPS in ragione della presenza, tra i suoi componenti, di soggetti legati alla pubblica amministrazione (in particolare al Ministero della Salute) si trovano ad essere anche coinvolti nel giudizio: una circostanza valutata in contrasto con l'articolo 108 della Costituzione Italiana che assicura l'indipendenza dei giudici delle giurisdizioni speciali.
Resta ora da capire la sorte di tutti i procedimenti pendenti che sinora erano rimasti sospesi in attesa del pronunciamento della Consulta così come l’adozione del Decreto di nomina dei componenti per la sua costituzione per il quadriennio 2015 – 2019: circostanza che la FNOVI aveva stigmatizzato in una nota indirizzata al Ministro Lorenzin.
Il Presidente FNOVI ha commentato che serve subito una norma per far ripartire il sistema, a garanzia di tutti ed ha formulato l’auspicio che il Ministero faccia presto.
In febbraio 2015 la Federazione aderiva al progetto Illuminiamo la Salute con l’intento dichiarato di promuovere una sempre maggiore coscienza etica nell'ambito della professione. Tra gli strumenti individuati, tra tanti, per diventare ambiente di ascolto e di cultura della legalità, quello di sviluppare una Carta Etica era sembrata proposta attinente e aderente. (Numero: 9 - Anno: 2014 - Titolo: FNOVI: ambiente di ascolto e cultura della legalità).
Tuttavia, le prime testimonianze accolte dai Presidenti e i primi dibattiti all’interno del gruppo di lavoro, indicavano chiaramente come la mission del progetto di creare più riflessioni che indicazioni nella volontà di lavorare principalmente attraverso il racconto dei vissuti, rischiasse di essere fraintesa nella scelta del nome “Carta Etica”.
In “Percorsi Etici” chi ha seguito il progetto ritroverà tutti gli obiettivi di Carta Etica che già conosce, presentati anche a Venezia, in un ambiente di maggior libertà di espressione e intensità di pensiero perché scevro dall’equivoco di voler dettare regole.
“Percorsi Etici” è dunque il frutto, fin dal titolo, della necessità di un primo adeguamento di uno strumento di lavoro all’obbiettivo della Federazione che lo ha fatto nascere, dimostrazione del fatto di essere uno strumento vivo. Strumento vivo che entra immediatamente nella sua fase operativa al fine di affiancare il lavoro degli Ordini nel “farne quel luogo di Bellezza a cui arrivare e da cui partire per tutti i soggetti che vi afferiscono” e di diventare strumento a disposizione di cittadini, istituzioni, associazioni che volessero partecipare alla sua mission di promuovere la conoscenza, le testimonianze, la solidarietà, il dibattito e la riflessione in tema di professione medico veterinaria.
Il gruppo di lavoro che si andrà costituendo per Percorsi Etici, e che vede già la partecipazione di Massimo Brunetti (partner del progetto FNOVI per Illuminiamo la Salute), Giovanni Re (Presidente del OMV di Alessandria e Consigliere FNOVI), Eva Rigonat (Consigliere FNOVI), Giovanni Tel (Presidente dell’OMV di Gorizia) e Maria Giovanna Trombetta (Avvocato Consulente della Federazione), lavorerà con il sistema della costruzione delle casistiche etiche, mutuato da esperienze esistenti di altre comunità, sull’argomento, partendo dalle esperienze di ciascuno.
Due esperimenti pilota hanno confermato la bontà del metodo.
Sia al Consiglio Nazionale di Bari in cui è stato proposto ai Presidenti di compilare una scheda di testimonianza ispirata alla parola “integrità”, che ad Avigliana dove si è svolto il progetto di Peer education (Don Ciotti alla Certosa dai veterinari per la peer education - “Libera Informazione” e il progetto di peer education nelle scuole di Medicina veterinaria), lo sviluppo di casistiche ha reso evidente la consapevolezza del valore dell’etica al di là delle teorizzazioni.
Il GdL presenta dunque il progetto "Percorsi Etici", comprensivo dello sviluppo di alcune casistiche derivanti dalle suddette sperimentazioni invitando tutti alla lettura e soprattutto alla partecipazione.
I livelli di partecipazione possono essere 3.
1. La semplice segnalazione di nuove casistiche da discutere, compilando la prima voce della scheda .
2. La partecipazione alla stesura compilando la scheda nel maggior numero di campi possibili.
3. La partecipazione al gruppo di discussione in via di istituzione, inviando una richiesta di iscrizione al gruppo ETICA VETERINARIA completa del proprio nominativo, numero di iscrizione all’OMV di appartenenza, recapito mail e telefonico.
In tutti e 3 i casi evidenziati inviare a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con indicazione nell’oggetto: “Percorsi Etici”.
La FNOVI, unitamente agli altri Ordini professionali della Regione Emilia Romagna che hanno aderito (che sono gli Ordini di Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini), ha promosso ricorso al TAR dell’Emilia Romagna avverso la delibera della Giunta Regionale della Regione, adottata lo scorso 21 giugno 2016, con la quale è stata sancita l’Approvazione di nuova qualifica per "Operatore all'Assistenza veterinaria", ai sensi della D.G.R. n. 2166/05.
La FNOVI ritiene che con tale Delibera sono state illegittimamente indicate – in particolare nell’allegato 1 denominato “Scheda descrittiva standard professionali della qualifica” - attività che si sovrappongono alle competenze del medico veterinario. Inoltre nella descrizione “sintetica” si legge che “l’operatore all’assistenza veterinaria assiste il medico veterinario nei trattamenti terapeutici, nell’organizzazione degli ambienti e nella gestione del rapporto animale-proprietario” e, nella “area professionale”, si legge “erogazione servizi e cura e gestione degli animali”.
La Federazione lamenta una violazione della esclusività delle competenze professionali degli iscritti all’Albo, tenuto conto che è stata accertata e certificata una qualifica professionale relativa a competenze rientranti tra quelle riservate al medico veterinario, professione ordinistica regolamentata e la cui certificazione sarebbe rientrata nell’ambito delle competenze esclusivamente statali.
La FNOVI che fin dal primo momento aveva manifestato il proprio interesse a promuovere l’impugnativa avverso tale delibera della Giunta Regionale, aveva nelle scorse settimane coinvolto in argomento gli Ordini Provinciali dei Veterinari della Regione Emilia Romagna, invitandoli a valutare se associarsi al ricorso al TAR, al fine di manifestare una compatta presa di posizione di tutta la categoria contro tale iniziativa a danni degli interessi dei professionisti.
E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 settembre il DECRETO 16 settembre 2016 MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Specifiche tecniche e modalità operative della trasmissione telematica al Sistema tessera sanitaria dei dati relativi alle spese sanitarie e alle spese veterinarie, ai fini dell'elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata da parte dell'Agenzia delle entrate.
Il decreto stabilisce le scadenze per la richiesta delle credenziali al sistema Tessera Sanitaria - in attesa che il servizio sia reso disponibile - e (al punto 9 dell'art.2) informa che le specifiche tecniche relative alla trasmissione telematica dei dati delle spese veterinarie al Sistema TS ai fini della dichiarazione dei redditi precompilata saranno pubblicate sul sito internet del Sistema tessera sanitaria (www.sistemats.it) da parte del Ministero dell'economia e delle finanze entro trenta giorni dalla pubblicazione del presente decreto.
Come già comunicato la scadenza per l'invio dei dati relativi alle prestazioni erogate nel corso del 2016 è il 31 gennaio 2017.
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