Gaetano Penocchio, con una nota indirizzata ai Presidente della FNOMCeO, Roberta Chersevani, e della CAO, Giuseppe Renzo, ha espresso l’intenzione della FNOVI di aderire alla petizione lanciata contro la pubblicità ingannevole in ambito sanitario e di volerla promuovere presso i propri organismi provinciali affinché l’eco di questa iniziativa raggiunga tutti gli iscritti agli Albi professionali dei medici veterinari.
La petizione, che può essere sottoscritta attraverso la piattaforma Change.org (link: https://www.change.org/p/presidente-della-repubblica-stop-pubblicit%C3%A0-medico-od-priva-parere-correttezza-ordine-medici-tutelare-salute) in pochi giorni ha già raggiunto circa 5.300 sostenitori.
La FNOVI plaude al progetto così promosso e ricorda di aver colto ogni occasione per sottolineare che i professionisti devono affermarsi quali interlocutori credibili ed autorevoli, evitando il ricorso a messaggi privi di informazioni scientifico-professionali e nei quali si prescinda dal valore e dal rispetto della propria professionalità.
La FNOVI scende così in campo per questa mobilitazione, nella convinzione che le liberalizzazioni intervenute in materia di pubblicità sanitaria consentano agli iscritti agli Albi professionali di promuovere la propria attività scegliendo il messaggio ed i mezzi che reputano più opportuno, a patto che la comunicazione sia informativa, veritiera, corretta, trasparente e rispetti il decoro professionale.
“Il principio della tutela dell'interesse e della salvaguardia della Salute (art 32 della Costituzione) si realizza anche attraverso un adeguata e corretta informazione” si legge nella petizione, e la FNOVI lo sostiene da sempre.
La FNOVI ha cominciato a discutere della necessità di mettere a punto un nuovo Codice Deontologico per i medici veterinari e, con l’intento di declinare un nuovo articolato che possa meglio riflettere l'evoluzione della professione, ha avviato una fase di consultazione con gli Ordini provinciali al fine di raccogliere le loro proposte, i commenti e le eventuali modifiche da apportare al Codice Deontologico.
Questa fase si concluderà nei primi giorni di febbraio quando il testo risultante dalla proposte di modifiche/emendamenti suggerite sarà reso disponibile sul portale della Federazione per una consultazione pubblica aperta a tutti gli stakeholder.
Concluso questo momento, competerà quindi al Comitato Centrale della Federazione tirare le somme ed elaborare il testo definitivo del Codice Deontologico che, previa propria delibera, sarà portato alla definitiva valutazione ad approvazione dell’Assemblea dei Presidenti degli Ordini provinciali in occasione del Consiglio Nazionale previsto per la prossima primavera (7-9 aprile 2017).
Nell’auspicio dei Consiglieri della Federazione, l’iter così avviato vuole essere un ulteriore passo avanti nella costruzione di una sempre più consapevole identità professionale dei medici veterinari.
Il CVMP (Committee for Medicinal Products for Veterinary Use) dell'EMA ha concluso e pubblicato la procedura di valutazione per i medicinali contenenti ossido di zinco da somministrarsi per via orale negli animali che producono alimenti per l'uomo. A causa delle preoccupazioni relative ai potenziali rischi per all'ambiente e l'aumento della prevalenza di batteri resistenti agli antibiotici derivanti dall'utilizzo di prodotti contenenti ossido di zinco si è reso necessario effettuare una valutazione del rapporto rischio-beneficio.
Per i prodotti interessati contenenti ossido di zinco, il bilancio è stato valutato dal CVMP come negativo in quanto i benefici per quanto concerne la prevenzione della diarrea del suino non sono in grado di superare i rischi per l'ambiente. Il Comitato ha sottolineato l'esistenza reale del rischio di una co-selezione di resistenze a carico di microorganismi, associata all'utilizzo dell'ossido di zinco, tuttavia tale rischio non è risultato quantificabile. Il Comitato pertanto, sulla base di tali premesse, ha raccomandato all'Europa il rifiuto della concessione di nuove autorizzazioni all'immissione in commercio dei medicinali veterinari contenenti ossido di zinco, nonchè la revoca di tutte quelle presenti attualmente sul mercato.
Il Comitato per i medicinali per uso veterinario (CVMP), istituito presso l'Agenzia europea per i medicinali, è responsabile per la predisposizione di pareri su questioni concernenti i medicinali per uso veterinario.
Ci sarà tempo per tutto il 2017 per mettersi in pari con i crediti ECM relativi al triennio 2014 – 2016, potendo acquisire sino al 50% del punteggio complessivo (150 crediti al netto di esoneri ed esenzioni). A stabilirlo è la Commissione Nazionale per la Formazione Continua, che ha deliberato in tal senso nella riunione del 13 dicembre scorso.
Nel corso della stessa riunione sono stati poi fissati i nuovi criteri per l’assegnazione dei crediti agli eventi da parte dei provider per triennio 2017-2019.
Anche per il triennio 2017-2019 saranno 150 i crediti da maturare, fatti salvi esoneri, esenzioni, ed eventuali altre riduzioni (vedi delibera del 4 novembre u.s.).
Meccanismo premiante per i professionisti che, nel precedente triennio, si siano dimostrati “virtuosi”: la Commissione ha infatti previsto una riduzione di 15 crediti per i sanitari che abbiano soddisfatto il proprio dossier formativo individuale, alla quale si sommano uno “sconto” di 30 crediti per coloro che abbiano acquisito tra 121 e 150 crediti, o di 15 crediti se il punteggio si assesta tra 80 e 120.
In occasione del Convegno nazionale "Le professioni sanitarie ed il sistema Ecm tra presente e futuro" organizzato a Roma lo scorso 23 novembre, Sergio Bovenga - Presidente del Consorzio CoGeAPS che gestisce i crediti formativi di tutte le 30 professioni sanitarie (oltre 1.000.000 di professionisti) – ha riassunto i dati. L'evento ha rappresentato un'occasione di confronto sul tema della formazione continua tra mondo ordinistico, Commissione Nazionale Formazione Continua, Ministero della Salute, provider e professionisti nonché per annunciare le nuove regole del triennio 2017-19 nonché quelle del dossier formativo che andrà a regime nel nuovo triennio.
“Un cambiamento si ha anche sulle riduzioni - ha spiegato Bovenga - nel triennio 2014-2016 si poteva fruire di uno sconto di 45 crediti se si erano totalizzati nel triennio precedente tra 105 e 150 crediti, di 30 crediti con un bilancio tra 51 e 100 crediti, di 15 crediti (che equivale all'obbligo di raggiungere 135 crediti in questo triennio) se si erano totalizzati fra 30 e 50 crediti. Per il 2017-19 varranno solo due riduzioni: 30 crediti abbuonabili se nel triennio 2014-2016 si sono raggiunti tra 121 e 150 crediti e 15 crediti se si sono raggiunti da 81 a 120 crediti”. Si dà per inteso che i professionisti si formano di più e si eliminano i target minimi e massimi da conseguire ogni anno.
Bovenga ha inoltre sottolineato che, sulla scia delle determine appena licenziate dalla Commissione Ecm, sarà possibile autocertificare i crediti per autoformazione (entro il limite del 10% nel triennio) non solo ai liberi professionisti ma a tutti i professionisti. Di conseguenza, scende il livello di formazione accreditata da dover attestare; “fatto cento l'obbligo formativo sarà sufficiente al professionista presentare un 40% di crediti tratti da eventi organizzati da provider, mentre per il restante 60% potrà attingere da autoformazione, corsi all'estero, tutoraggi, pubblicazioni scientifiche ed altre opportunità”.
L'adesione al dossier formativo non sarà obbligatoria ma volontaria e sarà incentivata con un bonus di 30 crediti. Bovenga ha spiegato che “Il dossier nasce come possibilità data ai professionisti di programmarsi il percorso in base alle reali esigenze dettate dall'attività quotidiana. Tre le macro-aree sulla cui base il singolo deciderà di fissare i propri obiettivi formativi: tecnico-professionale, di processo e di sistema; un chirurgo, ad esempio, potrebbe avere più interesse ad approfondire in settori tecnico professionali, al contrario un medico che si occupa di organizzazione sanitaria avrà più interesse ad aggiornarsi in obiettivi di processo o di sistema. Per ogni area il professionista aderente indica una percentuale corrispondente al fabbisogno. Per ottenere il bonus occorre la compresenza di tre condizioni: che il dossier venga programmato, che le aree risultino coerenti con il profilo di attività e che almeno il 70% dei crediti a consuntivo sia ottenuto in coerenza con quanto indicato in relazione al proprio profilo a inizio triennio. Se le tre condizioni si realizzano si ha diritto a un bonus di 30 crediti di cui 10 scontati nel triennio 17-19 e 20 nel successivo”.
Bovenga ha quindi ricordato che per certificare il raggiungimento del debito formativo il professionista deve recarsi all'Ordine che accede al suo profilo e stampa la certificazione, accreditato dal sistema. A chi ha assolto in modo parziale all'obbligo formativo, l'Ordine rilascia un'attestazione con i corsi fatti.
(Fonte: www.doctor33.it)
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