Tutto il mondo delle professioni, e non solo quelle ordinistiche, sta vivendo un momento di profonda trasformazione aprendosi ad un costruttivo confronto con le criticità del mondo del lavoro italiano: da questa considerazione Marina Calderone - Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro nonché, e per il terzo mandato consecutivo, presidente del Comitato Unitario degli ordini e dei collegi professionali (CUP) - ha preso spunto per sviluppare un intervento che è stato molto apprezzato dalla sala.
Una decina di giorni ed è già sospesa la distribuzione in Italia di Soliphen 60mg, il farmaco veterinario che con la sua uscita, dal 31 marzo scorso, aveva interrotto la prescrizione in deroga di fenobarbital per uso umano da parte dei medici veterinari (con la sola eccezione degli animali di taglia inferiore ai sei chili, nei quali il Soliphen è controindicato nonché per le formulazioni iniettabili). A renderlo noto una circolare diffusa da Federfarma sulla base di una comunicazione diffusa alla filiera dall’impresa produttrice, la Dechra srl. L’ingresso sul mercato del Soliphen a prezzi (13,50 euro anziché i 16 euro fissati in origine) decisamente superiori a quelli del fenobarbital per uso umano aveva innescato nelle scorse settimane vibranti proteste.
Fnovi nell’ambito delle attività realizzate dal CUP- Comitato Unitario delle Professioni - e con la collaborazione del centro di ricerca CRESME, ha promosso una indagine conoscitiva sul ruolo e sulla condizione degli Iscritti agli Albi. L’indagine rappresenta un fondamentale strumento per comprendere la realtà professionale e conoscere le opinioni degli iscritti. I dati raccolti, opportunamente elaborati, consentiranno di ottenere un quadro dettagliato e attuale, sul quale poter ragionare e con quale comunicare con legislatori in ambito nazionale ed europeo.
Il questionario contiene una parte generale ed un approfondimento tematico sulla professione medico veterinaria e può essere completato in 10 minuti
L’indagine si svolge on line, in maniera del tutto anonima, con la possibilità di compilazione in momenti successivi, collegandosi alla pagina che sarà attiva fino al 18 aprile 2017.
Si ringraziano fin d'ora tutti i medici veterinari che vorranno compilare il questionario, come richiesto anche nella nota inviata ieri a tutti i presidenti di Ordine.
È arrivato l’atteso parere del Ministero della Salute: alla luce delle controindicazioni illustrate anche nel foglietto illustrativo del medicinale veterinario “Soliphen 60mg”, sarà consentito al medico veterinario avvalersi dell’uso in deroga di fenobarbital per uso umano per gli animali di piccola taglia (sotto i sei chili).
Al netto della descritta eccezione, dal 31 marzo p.v., momento in cui Soliphen risulterà disponibile nelle farmacie, non sarà più consentito l’uso in deroga di farmaci per uso umano basati sulla stessa sostanza.
Nella nota il MinSal non ha per il momento riscontrato la richiesta di Fnovi in merito all'utilizzo di preparazioni iniettabili per superare una criticità che rende impossibile la terapia di urgenza nei casi di crisi epilettiche o convulsive
Spazio anche alle spese veterinarie tra le voci mediche riportate nella dichiarazione precompilata. Dal 1 gennaio 2016, infatti, la platea dei soggetti interessati all’obbligo della trasmissione telematica dei dati è estesa anche alle strutture autorizzate alla “vendita al dettaglio dei medicinali veterinari” che, come previsto dalla legge di Stabilità 2016, sono quindi tenute a comunicare al Sistema tessera sanitaria (Sts) le spese, in questo caso quelle veterinarie, sostenute dai cittadini, ai fini della predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata. Semplificazione e snellimento degli adempimenti, non è necessario l’obbligo di conservazione della ricetta.
In particolare, come chiarisce la risoluzione 24/E, diffusa oggi, in occasione dell’inserimento delle spese veterinarie nella precompilata, non è necessario conservare la prescrizione medica ai fini della detrazione, essendo sufficiente lo scontrino “parlante”.
Si tratta quindi di un ulteriore chiarimento sulla via della semplificazione e dello snellimento degli adempimenti a carico dei contribuenti, grazie all’introduzione della dichiarazione dei redditi precompilata. In cosa consiste la detrazione per le spese veterinarie In pratica, come ricordato dal documento di prassi, è possibile detrarre dall’Irpef il 19% delle spese veterinarie sostenute nell'anno, fino ad un importo massimo di 387,34 euro, per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro (Cfr. circolare n. 207 del 2000). Il limite di detraibilità è unico per tutte le spese veterinarie sostenute, indipendentemente dal numero di animali posseduti.
La possibilità di portare in detrazione tali esborsi, prosegue la risoluzione, è inoltre limitata alle sole spese veterinarie sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva, mentre non sono detraibili le spese per la cura di animali destinati all'allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare e di animali di qualunque specie allevati o detenuti nell'esercizio di attività commerciali o agricole, né in relazione ad animali utilizzati per attività illecite. Le spese per le quali non scatta la detrazione.
La risoluzione conclude facendo chiarezza sulle singole voci di spesa che comunque non possono usufruire della detrazione del 19%. In particolare, ne sono escluse le spese per mangimi speciali e per antiparassitari perché tali prodotti non sono classificati come farmaci veterinari da parte del Ministero della Salute.
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