Nei giorni scorsi Fnovi ha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’economia e delle finanze e ai Presidenti della Commissione Bilancio e della Commissione Finanze del Senato la richiesta di escludere dall’obbligo di fatturazione elettronica le fatture emesse per le prestazioni medico veterinarie, in analogia con quanto previsto per i medici e per i farmacisti.
A sostegno della richiesta è stato riportato un passaggio significativo del parere del Garante per la privacy.
Le fatture, di regola, contengono, infatti, dati, anche molto di dettaglio, volti ad individuare – spesso a fini di garanzia, assicurativi o per prassi commerciali - i beni e i servizi ceduti, con la descrizione delle prestazioni, i(..) Ciò, vale a maggior ragione anche per categorie di dati particolari e giudiziari, rilevabili da fatture elettroniche emesse, ad esempio, da operatori attivi nel settore sanitario o giudiziario. La presenza di informazioni non rilevanti a fini fiscali, è, peraltro, espressamente contemplata nel provvedimento dell’Agenzia (cfr. punto 1.4. del Provvedimento n. 89757), che tuttavia non ha individuato al riguardo nessuna specifica misura di garanzia volta ad assicurare il rispetto dei principi di limitazione della finalità, minimizzazione e riservatezza (art. 5, par. 1, lett. b), c) e f) del RGPD).
Fnovi ha ricordato ai destinatari che le fatture delle prestazioni medico veterinarie sono considerate spese sanitarie e rientrano negli obblighi di invio tramite il Sistema Tessera Sanitaria dal 2016 finalizzato alla compilazione informatizzata della dichiarazione dei redditi e possono contenere elementi sensibili, ad esempio in caso della terapia di zoonosi che rientrano a pieno titolo nella medicina pubblica.
Si è concluso presso il Ministero della Salute il 12° InfoDay sui Medicinali Veterinari. Presenti come relatori molti componenti dell’Ufficio 4 e dell’Ufficio 5 della Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari che in due giornate molto fitte hanno esposto importanti tematiche soprattutto inerenti l’industria farmaceutica e le novità in materia di registrazioni ed autorizzazioni all’immissione in commercio.
La Dr. Angelica Maggio Direttore dell’Ufficio 4 ha tenuto un intervento per fare il punto della situazione sulla Ricetta Elettronica Veterinaria che a partire dal primo gennaio diverrà obbligatoria. Il decreto attuativo è ormai pronto tuttavia, come ribadito dalla Dr. Maggio, il Ministero è consapevole delle numerose criticità ancora esistenti nel sistema e che occorrerà un giusto periodo di assestamento nonché alcune circolari che giocoforza dovranno essere emesse per regolamentare alcuni nodi poco chiari.
Al decreto attuativo è legato un disciplinare tecnico più articolato e completo che, volutamente, non è stato inserito nella norma affinché non fosse legato ad un lento e tortuoso iter normativo per ogni modifica.
Nel pomeriggio dello scorso 20 novembre si è svolta la tavola rotonda dedicata agli stakeholders: presenti FNOVI, AISA e Assogenerici.
Nel corso della Tavola Rotonda Raffaella Barbero, presente per FNOVI, ha tenuto un intervento inerente le difficoltà che riscontrano oggi i medici veterinari per quanto concerne la profilassi immunizzante negli Allevamenti, in particolar modo nelle filiere minori (MUMS).
Troppo spesso in situazioni di emergenza come la mancanza di disponibilità di un vaccino, la burocrazia rischia di rendere troppo lento l’iter autorizzativo necessario per affrontare la situazione. Anche i vaccini stabulogeni, estremamente versatili ed utili soprattutto per alcune patologie a carattere batterico, dovranno essere maggiormente disponibili.
Arianna Bolla, Direttrice AISA ha sposato pienamente il concetto esprimendo la piena disponibilità dell’industria in tal senso. La profilassi e l’uso dei vaccini rappresentano ad oggi una delle strategie migliori e di maggiore importanza per la lotta all’antimicrobicoresistenza pertanto va perseguita fermamene con la disponibilità di tutte le parti interessate per rendere il mercato dei vaccini, commerciali e stabulogeni, veramente fruibile per i medici veterinari.
Chiusura importante infine con un intervento di Assogenerici che, in vista dell’arrivo del nuovo regolamento europeo, ha dichiarato la piena disponibilità dell’Associazione a lavorare a fianco del mondo veterinario per migliorare ed implementare il mercato di farmaci generici anche in medicina veterinaria, cosa che da tempo, FNOVI chiede con convinzione.
La Commissione nazionale per la formazione continua, nel corso della riunione del 27 settembre u.s. ha adottato una delibera finalizzata ad incentivare i professionisti sanitari nell’assolvimento del proprio percorso di aggiornamento continuo, puntando ad una maggiore semplificazione e chiarezza del sistema di regolamentazione dell’ECM.
Nello specifico, sono state approvate alcune modifiche che prevedono la possibilità per tutti i professionisti di poter recuperare i crediti relativi al triennio 2014-2016, nel caso non abbiano soddisfatto l'obbligo formativo individuale nello scorso triennio. È stato deliberato, inoltre, l’ampliamento della percentuale di crediti formativi acquisibili mediante autoformazione per il triennio 2017-2019 che passa dal 10 al 20%.
Il recupero dei crediti del triennio 2014/2016 è facoltà del professionista che potrà esercitarla autonomamente collegandosi al portale del COGEAPS ed utilizzando un’apposita procedura informatica.
Lo spostamento dei crediti sarà irreversibile e pertanto non sarà più possibile conteggiarli nel triennio nel quale sono stati acquisiti.
Ogni anno il COGEAPS fornirà ad Ordini e Federazioni resoconto contenente tutte le informazioni relative all’assolvimento dell’obbligo formativo da parte del singolo professionista iscritto.
Il sistema informativo di registrazione delle aziende dei lagomorfi d’allevamento (conigli e lepri), predisposto dal CSN in base alle informazioni previste dal DM 02/03/2018, sarà online a partire dal 10 dicembre 2018. Questa la comunicazione a cura della Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari che ha informato dello stato di implementazione del nuovo sistema.
Nel condividere un allegato contenente alcune indicazioni generali per le registrazioni delle aziende di lagomorfi, nella nota si legge che tutte le aziende di lagomorfi presenti sul territorio nazionale dovranno essere registrate in BDN entro il primo semestre 2019.
“Le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, già dotate di proprie banche dati, hanno la possibilità di concordare col CSN la modalità ed i tempi per l’eventuale migrazione di dati inerenti le aziende di lagomorfi, di cui dovranno, preliminarmente e necessariamente, verificare la sussistenza e aggiungere tutte le informazioni previste dal sistema informativo ai sensi del DM 02/03/2018”.
Nell’Elenco risultano iscritte n. 293 società e associazioni, che hanno superato la valutazione sul piano amministrativo, in quanto hanno presentato tutte uno statuto aggiornato successivamente all’entrata in vigore del Decreto ministeriale.
Queste le società di interesse per la medicina veterinaria presenti nell’elenco:
AIPVET - Associazione Italiana di Patologia Veterinaria
AIVPA - Associazione Italiana Veterinari Piccoli Animali
SCIVAC - Società Culturale Italiana Veterinari per Animali Da Compagnia
SIB - Società Italiana Buiatria
SIDLV - Società Italiana di Diagnostica di Laboratorio Veterinaria
SIEF – Società Italiana di Ecopatologia della Fauna
SIMEVEP - Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva
SIPA - Società Italiana di Patologia Aviare
SIPAOC - Società Italiana di Patologia e di Allevamento degli Ovini e dei Caprini
SIPAS - Società Italiana di Patologia e Allevamento dei Suini
SISVET - Società Italiana delle Scienze Veterinarie
SIVAE - Società Italiana Veterinari per Animali Esotici
SIVAR - Società Italiana Veterinari per Animali da Reddito
SIVE - Società Italiana Veterinari per Equini
SVETAP - Società Scientifica Veterinaria per l’Apicoltura
UNISVET - Unione Italiana Società Veterinarie
Non risultano al momento inserite nell’Elenco le società o associazioni tecnico scientifiche che unitamente alla presentazione dell’istanza non hanno allegato, come richiesto dal Decreto ministeriale, lo statuto; le società e associazioni il cui statuto non risulta aggiornato ai contenuti richiesti dal Decreto ministeriale 2 agosto 2017 e le società i cui statuti, sebbene aggiornati successivamente al Decreto ministeriale, sono risultati totalmente non aderenti ai requisiti previsti dal Decreto ministeriale.
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