Il Ministro Speranza, in discontinuità con il passato, ha sentito l’esigenza di avviare un tavolo di confronto stabile con le professioni sanitarie. Questo, insieme alle modalità con le quali il Ministro gestisce le relazioni personali, è stato sufficiente a creare una grande empatia tra i presenti. Nella sua articolata introduzione ha tracciato una visione strategica e giustamente ambiziosa della strada da percorrere: riformare e rendere più forte il SSN, in ciò accompagnato dal contributo degli Ordini professionali.

La Consulta, pur confrontandosi sulle funzioni degli Ordini, non sarà un tavolo di compensazione tra professioni della salute. Una esperienza virtuosa è tutt’ora in corso ed è partita lo scorso anno, promossa da Filippo Anelli ed ha esitato un grande risultato nel primo Consiglio Nazionale congiunto delle professioni sanitarie che nell’occasione hanno parlato ad una voce. Le attese deI Ministro, accolte con favore dalla FNOVI e da tutte le professioni, vanno molto oltre: ci aspetta un lavoro che partendo dalla Legge 833/78 (che è e resta un faro luminoso della Legislazione del nostro Paese), possa condurci al risultato straordinario di riorganizzare il Servizio Sanitario Nazionale.

Con l’ascolto ed il confronto si governa meglio” ha commentato del Ministro sulla sua pagina facebook, facendo poi il punto della mattinata nel corso di una intervista.

Per altre informazioni vedi anche www.quotidianosanita.it.

La FNOVI è tornata ad occuparsi della nota della Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione – sottoscritta congiuntamente dai Direttori Silvio Borrello e Gaetana Ferri – che dispone che i medici veterinari liberi professionisti, in assenza di risorse umane a diposizione delle Autorità competenti, potranno essere dalle stesse chiamati a far fronte alle richieste di visite ante mortem in caso di macellazione d’urgenza assumendo la qualifica di ‘veterinario ufficiale’, sempreché siano ‘liberi da qualsiasi conflitto di interesse’.  

In una missiva indirizzata ad entrambi i firmatari della nota in commento, la Federazione ha commentato che in un tale ambito l'attività del medico veterinario libero professionista non potrà mai essere considerata potenzialmente priva di conflitti di interesse: non potrà esserlo qualora il medico veterinario esercitasse la propria attività professionale in allevamento, e ancor meno quando esistessero rapporti di collaborazione medico veterinario – macellatore. Il rapporto economico diretto medico veterinario/allevatore (macellatore?) costituisce di per sé fattore di conflitto.

Oltre a ciò la Federazione ha osservato che la compilazione del certificato ufficiale in caso di MSU al di fuori del macello (Allegato V)  presuppone l’espletamento di una attività di farmacosorveglianza che non è nella disponibilità dei medici veterinari liberi professionisti.

La Federazione ha pertanto indicato come “irrinunciabile il ripristino di contingenti organici di medici veterinari SSN che devono essere adeguati e sufficienti per assicurare l’erogazione dei LEA a tutela della salute animale e della sicurezza alimentare”.

Dopo aver stigmatizzato i contenuti delle diverse determinazioni adottate in ambito regionale, che hanno fornito letture peculiari in merito al “conflitto di interessi”, la nota della Federazione si conclude puntualizzando “che il ‘veterinario aziendale’ - nella accezione prevista dalla DM 7 dicembre 2017 - è figura non assimilabile ad altri soggetti medici veterinari che agiscono nelle aziende zootecniche, in quanto dotato di requisiti professionali e di specifica formazione, con compiti e responsabilità definiti dalla Legge, con l’obiettivo di concorrere con l’Autorità competente a completare il sistema nazionale di epidemio-sorveglianza e valutazione del rischio”.

Facendo seguito alla nota DGSAF 27738-05/11/2019, ed la fine di riscontrare la richiesta di alcune Regioni che stanno ultimando gli aggiornamenti informatici necessari all’implementazione delle nuove funzionalità, la Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della Salute ha ricordato che la procedura di registrazione automatica in BDN delle movimentazioni a partire dal modello 4 informatizzato, dopo una iniziale posticipazione, sarà attiva improrogabilmente
- dal 02 marzo 2020 per i bovini;
- dal 23 marzo 2020 per gli avicoli.

La nota ha inoltre veicolato un allegato dedicato alla illustrazione dei criteri per la gestione della registrazione automatica delle movimentazioni.

L’intera documentazione inerente alla procedura sarà a breve disponibile in apposita sezione del portale www.vetinfo.it.

La Commissione nazionale per la formazione continua, nel corso della riunione del 18 dicembre 2019, ha approvato la delibera inerente i crediti formativi per il triennio 2020-2022.

In riferimento a quanto previsto dal Manuale sulla formazione continua del professionista sanitario, paragrafo 3.7, lo spostamento dei crediti relativo al triennio formativo 2014-2016, acquisiti entro il 31 dicembre 2019, è consentito fino al 31 dicembre 2020.

Fonte: 
Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali - Age.na.s

A partire dalla dichiarazione dei redditi del 2021, che riguarderà redditi e spese imputate al 2020, sarà possibile effettuare la detrazione del 19% solo per le spese “tracciabili” e cioè pagate con carte di credito, bancomat, bonifici bancari o postali e assegni. In questo caso spese e detrazioni saranno già caricate nella pre-compilata inviata dall’Agenzia delle Entrate. L’utilizzo dei contanti sarà sempre possibile, ma il contribuente perderà il diritto alle detrazioni Irpef.

L’obbligo di pagamento con carta o bancomat non si applicherà alle detrazioni spettanti in relazione alle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditate con il SSN.