Con quale frequenza inviare le fatture al Sistema Tessera Sanitaria? E come devono regolarsi i Veterinari che si registrano dal 2017?
I quesiti vengono chiariti dal servizio di consulenza fiscale dell'ANMVI, curato dal dottor Giovanni Stassi. A presentarli sono soprattutto neo iscritti all'Ordine dei Medici Veterinari o professionisti che hanno avviato da poco l'attività o aperto una nuova struttura sanitaria per la clinica degli animali da compagnia.
Il Senato ha approvato la prima Legge annuale per il mercato e la concorrenza. Cosa cambia per le professioni.
Sono soprattutto le professioni di avvocato, farmacista e odontoiatra ad interessare il DDL Concorrenza, approvato al Senato ieri con la fiducia e quindi considerabile definitivo, nonostante il rinvio alla Camera dei Deputati. Alcuni obblighi interessano però tutte le professioni regolamentate in Ordini e Collegi, quindi anche la professione di Medico Veterinario: chiarezza scritta sui compensi, trasparenza sui titoli e polizze assicurative per responsabilità civile.
Abrogata l’esenzione dallo split payment per servizi prestati da liberi professionisti. La scissione del pagamento dell'Iva riguarderà una fascia più estesa di committenti.
Il Decreto Legge 50/2017- la cosiddetta 'manovrina' approvata dal Governo in concomitanza con il DEF- contiene novità rilevanti per i professionisti che eseguono prestazioni nei confronti della Pubblica Amministrazione.
L’estensione dell’applicabilità dello split payment Iva - inzialmente applicato solo ai rapporti fra enti pubblici- è stata disposta (articolo 1) con l’intento di recuperare gettito fiscale dalla lotta all’evasione. Al riequilibrio dei conti pubblici richiesto da Bruxelles infatti mancano all’appello ancora 3,4 miliardi di euro rimasti scoperti dagli aggiustamenti della Legge di Bilancio 2017. La norma rientra fra le misure pensate per guadagnare all'Erario la liquidtà che manca e che concorre alla parziale sterlizzazione delle aliquote IVA.
Nota della Regione alle ATS lombarde: il nuovo Regolamento introduce alcune importanti novità relative alla gestione degli animali d’affezione.
Attuando la Legge regionale 33/2009, il Regolamento lombardo- pubblicato sul BURL n. 15 del 14 aprile 2017 - contiene alcune innovazioni che la Direzione Generale Welfare e Veterinaria ha sintetizzato in una circolare alle ATS regionali. La comunicazione, firmata dalla Dirigente Laura Gemma Brenzoni, è indirizzata anche all'ANMVI e all'Ordine dei Medici Veterinari di Milano.
In particolare, il Regolamento attuativo prevede:
- l’obbligo di identificazione, oltre che per i gatti destinati al commercio, anche per quelli delle colonie feline;
- il divieto di tenere i cani alla catena o applicare loro qualunque altro strumento di contenzione similare, salvo che per ragioni sanitarie certificate da un veterinario o per temporanee ragioni di sicurezza;
- i requisiti dell’oasi felina, per ospitare i gatti non ricollocabili in colonia, o quelli che non si adattano alla vita in una struttura chiusa;
- la possibilità di accesso di cani, gatti e conigli negli ospedali e nelle case di riposo, secondo le condizioni stabilite dalle strutture sanitarie o sociosanitarie;
- la definizione di cani di assistenza e dei percorsi che tali cani devono seguire al fine del riconoscimento del rilascio dell’attestato di idoneità.
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato il Piano regionale di prevenzione 2014-2018. Meno distretti veterinari. Laureati nei Dipartimenti.
Via libera al Piano della prevenzione e della tutela della salute, con 41 voti a favore e 28 astenuti. Si sono espressi a favore Lega Nord, Lista Maroni, Forza Italia, Lombardia Popolare, Fratelli d'Italia e Gruppo Misto; astenuti Pd, Patto Civico, Sel e Movimento 5 Stelle. Il documento, illustrato da Silvia Piani (Lega Nord), è uno strumento regionale di programmazione quinquennale. "E' un documento atteso - dichiara Piani - e che, sulla scia delle innovazioni introdotte dalla riforma regionale, integra l'ambito degli interventi sanitari con quelli sociosanitari, in coerenza con gli obiettivi nazionali in tema di prevenzione". Nel Piano vengono individuati 13 programmi regionali fra i quali la sicurezza alimentare e la sanità pubblica veterinaria.
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