Circa 40 Medici Veterinari scoprono di essere stati inquadrati, a loro insaputa, come “edili” con indennità di disoccupazione INPS. Tutti livornesi, ma potrebbero non essere i soli: i presunti cantieri erano fuori regione.
Qualche caso sporadico già un anno fa, archiviabile come un assurdo errore, diventa oggi un caso. Sono una quarantina i Medici Veterinari iscritti all’Ordine dei Medici Veterinari di Livorno, vittime inconsapevoli del furto della loro identità.
Le Linee guida dell'Autorità Anticorruzione hanno una "finalità istruttiva e "non sono vincolanti per gli Ordini professionali, nazionali e territoriali". E' evitabile la pubblicazione di compensi e spese di viaggio. Ma il TAR Lazio avverte: l'Amministrazione può ben decidere di applicare le sanzioni o i provvedimenti che oggi non sono previste.
Segnando un nuovo orientamento nella giurisprudenza il Tribunale Amministrativo del Lazio ha respinto il ricorso del Consiglio Nazionale Forense (Cnf) che chiedeva l'annullamento delle Linee guida adottate dall'Anac con la delibera 8 marzo 2017 nella parte in cui è previsto "l'obbligo" di pubblicare i compensi e i rimborsi relativi agli incarichi di amministrazione, direzione o governo degli Ordini. Un obbligo pensato per le cariche politiche, la cui estensione agli Ordini ("enti pubblici non economici") aveva suscitato più di una contestazione.
Precisazioni dal Ministero della Salute su alcuni claim"frequentemente utilizzati in maniera non corretta nell'etichettatura dei mangimi".
L'utilizzo di espressioni come linea veterinaria, soluzione veterinaria, alimento veterinario oppure diete prescritte"costituisce un utilizzo dei claim nell'etichettatura di mangimi non conforme alla normativa".
Lo scrive la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari in una circolare inviata ai Servizi Veterinari, Pif, Uvac e alle associazioni di categoria Assalzoo, Assalco e Aisa.
L'inasprimento delle pene per il reato di esercizio abusivo di una professione sanitaria è fra le disposizioni applicabili già da oggi.
Entra in vigore il 15 febbraio la Legge 3/2018 (cd Legge Lorenzin) Da oggi decorrono i termini l'emanazione di decreti e regolamenti attuativi, ma alcune disposizioni sono già applicabili.
E' il caso del nuovo articolo 348 del Codice Penale, riscritto per rafforzare le pene nei confronti dell'esercizio abusivo di una professione abilitata dallo Stato. Vengono inasprite le pene, con l'introduzione di nuove fattispecie di reato. Fra le novità anche la trasmissione all'Ordine professionale della sentenza nel caso in cui il soggetto che ha commesso il reato sia un professionista iscritto e il concorso di un professionista nella commissione del reato.
Livello unico per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute, giro di vite sul reato di abuso di professione e nuova disciplina per gli Ordini della sanità. La Legge Lorenzin entrerà in vigore il 15 febbraio 2018: decorrono i termini per l'emanazione dei decreti e dei regolamenti.
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