La ricetta del Medico Veterinario può essere gratuita o a pagamento a sua stessa discrezione, "senza alcun tipo di interferenza".
La precisazione è della Direzione Generale dei Farmaci Veterinari che torna sul tema per puntualizzare che "il medico veterinario non può essere obbligato né alla gratuità, né a tariffe fisse per l’emissione di una ricetta". Alla luce di inopportuni travisamenti, ANMVI aveva chiesto al Ministero della Salute di ribadire il corretto quadro giuridico della prestazione di prescrizione veterinaria, a tutto beneficio della corretta informazione al pubblico e ai proprietari.
"Per facilitare la vita di tutti gli utenti, abbiamo autorizzato il CSN (Centro Servizi Nazionale) a far dialogare i servizi web del Sistema Informativo Nazionale della Farmacosorveglianza con i software gestionali usati dalle strutture veterinarie". Lo comunica la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari.
Indicazioni sull'utilizzo consentito di Cannabis sativa come materia prima. Il cannabidiolo, nella UE, non è mai autorizzato.
Con una circolare inviata il 14 maggio alle Regioni, Pif, Uvac e Nas, la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari (DGSAF) ha fornito chiarimenti sull'uso di canapa (Cannabis sativa) e di cannabidiolo (CBD) nell'alimentazione animale. La circolare fa seguito all'evidenza che in Italia, anche on line, è possibile acquistare numerosi prodotti destinati all'alimentazione animale costituiti o contenenti fitocannabinoidi, in particolare il cannabidiolo (CBD).
E' scaduta la fase di prima applicazione del nuovo Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (GDPR).
Dal 1 gennaio di quest'anno, l'Agenzia delle Comunicazioni ha potestà di intervento sulla pubblicità sanitaria dei professionisti. Con quali poteri?
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